Sono nato nel '73 , Maurizio è protagonista dei miei ricordi di
fanciullo quando l'appuntamento in piazza della Repubblica davanti ai
portici di porta palazzo era appuntamento costante della domenica dopo la
messa, per chi a messa ci andava Avevo pochi anni, 4 o 5 al
massimo, ma sicuramente già precedentemente il mio babbo immigrato
pugliese per quella che allora era mamma Fiat, era avvezzo a quel
l'appuntamento. Ricordo accanto al mitico ( per un bimbo della mia età,
sembrava davvero un neo maciste dei giorni nostri ) Maurizio i tavolini
con i tre bicchierini
sopra, ed un'unica pallina che non era mai sotto il bicchierino indicato,
i "soci" , gli avventori, quelli che si fermavano ad osservare e
quelli che si facevano gabbare. Ma lo spettacolo vero era Maurizio che con
la colonna sonora estiva degli angurai brindisini ( dagli slogan
indimenticabili tipo da "Lillo il pancione anguria e melone " O
quello slang del " mille li " un po' pugliese ma già nordafricano
in quello che poi sarebbe diventato precursore della nuova emigrazione )
alzava la pietra e sputava fuoco lanciando sfide a chi si fermava ad
osservarlo in totale ammirazione. Non era certo rassicurante, l'aspetto ne
faceva un mangiafuoco di dimensioni ciclopiche forse sottolineate dalle
mie esili dimensioni , ma lo guardavo ammirato davanti alle gambe di mio
padre , per me allora l'uomo più forte del mondo , dopo Maurizio.
Nessun commento:
Posta un commento