sabato 28 settembre 2013

I ricordi di Antonio Boccuzzi


Sono nato nel '73 , Maurizio è protagonista dei miei ricordi di fanciullo quando l'appuntamento in piazza della Repubblica davanti ai portici di porta palazzo era appuntamento costante della domenica dopo la messa, per chi a messa ci andava Avevo pochi anni, 4 o 5 al massimo, ma sicuramente già precedentemente il mio babbo immigrato pugliese per quella che allora era mamma Fiat, era avvezzo a quel l'appuntamento. Ricordo accanto al mitico ( per un bimbo della mia età, sembrava davvero un neo maciste dei giorni nostri ) Maurizio i tavolini con i tre bicchierini  sopra, ed un'unica pallina che non era mai sotto il bicchierino indicato, i "soci" , gli avventori, quelli che si fermavano ad osservare e quelli che si facevano gabbare. Ma lo spettacolo vero era Maurizio che con la colonna sonora estiva degli angurai brindisini ( dagli slogan indimenticabili tipo da "Lillo il pancione anguria e melone " O quello slang del " mille li " un po' pugliese ma già nordafricano in quello che poi sarebbe diventato precursore della nuova emigrazione ) alzava la pietra e sputava fuoco lanciando sfide a chi si fermava ad osservarlo in totale ammirazione. Non era certo rassicurante, l'aspetto ne faceva un mangiafuoco di dimensioni ciclopiche forse sottolineate dalle mie esili dimensioni , ma lo guardavo ammirato davanti alle gambe di mio padre , per me allora l'uomo più forte del mondo , dopo Maurizio.

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